GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

486 GNGTS 2019 S essione 2.2 cultura della protezione civile, […]; l’informazione alla popolazione […]; la promozione e l’organizzazione di esercitazioni ed altre attività addestrative e formative, … ”. Obiettivo specifico della prevenzione, sia strutturale che non strutturale è la riduzione/ eliminazione del danno: il Piano, come attività non strutturale, rientra in tale obiettivo. Con l’OPCM 4007/2012 viene introdotta l’analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (CLE). L’analisi della CLE rappresenta uno strumento finalizzato a verificare l’esistenza e la consistenza dei principali elementi fisici del sistema di gestione delle emergenze individuati nel Piano (edifici strategici, aree di emergenza, infrastrutture di connessione e accessibilità, aggregati e unità strutturali interferenti) al fine di assicurare la capacità di fronteggiare l’emergenza in caso di evento. L’analisi della CLE riguarda solo gli elementi strutturali individuati dai Piani e non analizza la componente non strutturale. Impostazione metodologica. Analogamente a quanto predisposto per l’analisi della CLE si è ipotizzato di restituire l’analisi delle componenti non strutturali dei Piani attraverso una scheda, definendone una struttura logica di inquadramento dell’ambito indagato. Per l’identificazione delle sezioni in cui articolare l’analisi, si sono prese a riferimento le Linee Guida (LG) nazionali e regionali in materia di pianificazione di protezione civile comunale e intercomunale, predisposte dal Settore Protezione Civile delle Regioni. L’articolazione in diverse sezioni o parti del Piano è prevista in tutte le 12 LG analizzate e disponibili sui siti degli Enti di competenza (rif. Biblio); le 4 sezioni comuni, sempre presenti sebbene con termini leggermente differenti, sono: 1) Inquadramento del territorio comunale; 2) Valutazione dei rischi ed elaborazione degli Scenari; 3) Organizzazione della struttura comunale di protezione civile; 4) Modello di intervento. Si sottolinea la presenza, all’interno delle LG delle Regioni Emilia Romagna, Umbria, Lazio e Abruzzo, della sezione Informazione e comunicazione alla popolazione, in accordo con l’art. 2 comma 4 del “Codice di Protezione Civile”. Tra gli altri riferimenti più recenti presi in esame vi è anche “The Programme for Improving National Early Warning System and flood prevention” (PRO NEWS, 2018) realizzato in Albania dal Dipartimento di Protezione Civile italiano, in collaborazione con diversi partners europei. L’obiettivo generale del Progetto è quello di incrementare la capacità del sistema di gestione delle emergenze di prevenire e fronteggiare eventi catastrofici. In tale studio è stata adottata una metodologia per l’analisi e la valutazione dei Piani di emergenza, articolata anche in questo caso in sezioni analoghe a quelle sopra citate. La scheda di analisi delle componenti non strutturali di un Piano di Protezione Civile (Scheda NS). Coerentemente con le LG nazionali e regionali in materia di pianificazione di emergenza comunale e intercomunale, la “Scheda NS” è stata articolata in 9 sezioni (Fig. 1). Fig. 1 - Struttura della “Scheda PPC”.

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