GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.2 505 unitario delle 8 tipologie edilizie considerate in ognuno degli 8084 centroidi comunali, e successivamente sono stati calcolati i valori assoluti per tipologia ed infine aggregando i totali comunali. Risultati. Stimate le perdite totali comunali indotte dai 43422 scenari sismici simulati, si è passati quindi al calcolo dei valori di Perdita Annua Media Comunale (PAMC) tramite il procedimento descritto nel dettaglio in Zanini et al. (2019a). Tramite la stima dei valori di PAMC per ciascun comune della penisola, è stato possibile andare successivamente a redigere la mappa del rischio sismico per il patrimonio edilizio residenziale italiano (Fig. 1d): tale mappa permette una restituzione grafica immediata della distribuzione spaziale del rischio sismico in termini assoluti, rappresentando di fatto l’importo economico che, in termini medi, annualmente ogni comune dovrebbe stanziare per far fronte ai costi di riparazione dei danni potenzialmente subiti dal patrimonio residenziale a causa dell’occorrenza di eventi sismici sul territorio nazionale. In tali termini, risulta evidente come la dimensione del valore esposto comunale giochi ruolo preponderante nella quantificazione in termini assoluti della PAMC, presentando valori compresi tra un minimo di 11 €/anno per i comuni del Piemonte nord-orientale, ed un massimo nell’ordine dei 48 milioni di €/anno per il Comune di Roma. Tramite adimensionalizzazione del PAMC per la superficie edificata comunale è possibile ottenere una mappa del rischio in termini di PAMC/m 2 , che permette di restituire una migliore comparazione tra i livelli di rischio sismico di differenti aree del territorio nazionale. La Fig. 1e riporta la mappa di rischio in termini di PAMC/m 2 (con valori nel range compreso tra pochi centesimi di €/m 2 /anno e circa 15 €/m 2 /anno) ovvero di perdita media annua per 1 m 2 di superficie edificata ubicata in un dato municipio: tale valore può essere considerato come base di partenza per la definizione di schemi di trasferimento del rischio sismico anche grazie all’adozione di specifiche coperture di carattere assicurativo, o il ricorso a strumenti di natura finanziaria. In considerazione della suddivisione amministrativa attualmente vigente in Italia, sono state pertanto redatte anche le mappe di rischio sismico ai livelli di dettaglio provinciale e Fig. 2 - Risultati della disaggregazione del rischio sismico tra le 8 differenti tipologie costruttive considerate nella tassonomia del modello di vulnerabilità sismica.

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