GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.2 507 della disaggregazione con risoluzione alla scala comunale, illustrando le rispettive mappe di rischio calcolate per le 2 tipologie di strutture in muratura, 4 in calcestruzzo armato e 2 classi a struttura mista muratura-calcestruzzo armato. I risultati evidenziano come la tipologia strutturale caratterizzata dai massimi valori di PAMC/m 2 sia quella degli edifici in muratura pre-1919, con picchi pari a 16 €/m 2 /anno, seguita dalle due classi edifici in muratura post-1919 e calcestruzzo armato non progettati sismicamente con numeri di piani superiore a 3. I migliori risultati sono invece stati rilevati per le tipologie costruttive di edifici in calcestruzzo armato progettati sismicamente a numero di piani al massimo pari a 2 e per gli edifici a struttura mista muratura-calcestruzzo armato progettati sismicamente. È stata infine eseguita la disaggregazione del rischio sismico tra le 36 sorgenti sismogenetiche, andando a stimare il contributo in termini percentuali alla PAMC fornito dalla sismicità modellata per ciascuna sorgente considerata. La Figura 3 riporta, a titolo di esempio, i risultati della disaggregazione del rischio sismico illustrando la distribuzione spaziale del contributo percentuale al rischio sismico per 9 delle 36 sorgenti sismogenetiche. Si osserva come tendenzialmente, il contributo principale alle perdite di ciascuna sorgente sia fornito sui comuni ricadenti al loro interno e tenda ad attenuarsi all’allontanarsi dalla sorgente stessa. Tuttavia esistono casistiche per le quali, data la differente sismicità di sorgenti continue, porzioni di territorio risultano caratterizzate da contributi percentuali al rischio sismico maggiori per le sorgenti sismogenetiche più distanti rispetto ad altre più prossime: un esempio di tale evidenza può essere rappresentato da alcune aree prossime all’hinterland milanese, dove la disaggregazione del rischio sismico evidenzia un più marcato contributo fornito dalla zona #905 rispetto alla più prossima zona #906. I risultati relativi alle restanti 27 sorgenti sismogenetiche possono essere consultati in Zanini et al., 2019b. Conclusioni. Lo sviluppo di una mappatura del rischio sismico alla scala territoriale ottenuta tramite l’applicazione di procedure scientificamente-basate, risulta essere oggigiorno sempre più uno strumento fondamentale per la gestione del rischio sismico e la relativa pianificazione di opportune strategie di mitigazione/trasferimento del rischio nelle aree del mondo colpite da terremoti. Il presente contributo ha illustrato brevemente i principali risultati ottenuti dagli studi svolti in questi anni dagli autori in tale ambito, evidenziando come le mappe ottenute possano quindi essere inoltre utilizzate come un punto di partenza per una rimodulazione su base razionale delle politiche d’incentivazione fiscale in funzione dell’effettiva distribuzione spaziale del rischio sismico, differenziando per esempio i regimi di detrazione fiscale, e ove necessario, prevedendo specifiche linee di finanziamento integrative. Un focus particolare è stato qui dato sui risultati ottenuti dalla disaggregazione del rischio sismico tra le varie tipologie strutturali e le sorgenti sismogenetiche. Bibliografia Barani, S., Spallarossa, D., Bazzurro, P. (2009) Disaggregation of probabilistic ground-motion hazard in Italy . Bulletin of the Seismological Society of America, 99(5): 2638-2661. Bindi D., Pacor F., Luzi L., Puglia R., Massa M., Ameri G., Paolucci R.; 2011. Ground motion prediction equations derived from the Italian strong motion database . Bulletin of Earthquake Engineering, 9(6): 1899-1920. Dolce, M., Manfredi, G. (2015) Libro bianco sulla ricostruzione privata fuori dai centri storici nei comuni colpiti dal sisma dell’Abruzzo del 6 aprile 2009 . Doppiavoce Edizioni, pp.224 (in Italian). Istituto Nazionale di Statistica, 2011. 15-esimo Censimento Generale della popolazione e delle abitazioni 2011. Postel Editore, Roma. Meletti, C., Galadini, F., Valensise, G., Stucchi, M., Basili, R., Barba, S., Vannucci, G., Boschi, E. (2008) A seismic source zone model for the seismic hazard assessment of the Italian territory . Tectonophysics, 450: 85-108. Zanini M.A., Hofer L., Pellegrino C., 2019a. A framework for assessing the seismic risk map of Italy and developing a sustainable risk reduction program . Int. Journal of Disaster Risk Reduction, 33: 74-93. Zanini M.A., Hofer L., Faleschini F., Toska K., Pellegrino C., 2019b. Municipal Expected Annual Loss as an indicator to develop seismic risk maps in Italy . Bollettino di Geofisica Teorica ed Applicata, 60(2): 221-242.

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