GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 2.3 521 scivolamento o il ribaltamento. Tale condizione di danneggiamento è stata impartita svitando la vite di ancoraggio di ciascun supporto, così come si vede in Fig. 1. Un serbatoio cilindrico ad asse verticale tende a vibrare secondo due direzioni in funzione di un numero d’onda assiale m ed un numero d’onda circonferenziale n . Quindi, ogni forma modale è associata ad una coppia di valori ( m, n ) (Haroun, 1983). È facile rendersi conto come i serbatoi siano caratterizzati da numerose combinazioni di forme modali. Tuttavia, l’attenzione per la prova in oggetto è stata focalizzata all’identificazione delle forme modali associate ad un numero d’onda assiale m =1 e ad un massimo di 4 forme d’onda circonferenziali ( n =4). L’installazione degli otto sensori nella sezione centrale fissa il numero massimo di onde circonferenziali identificabili. I metodi per la stima di parametri dinamici del serbatoio sono i medesimi di quelli utilizzati per la caratterizzazione dinamica del distributore (FDD e Cov-SSI). In aggiunta ai software utilizzati in precedenza e sviluppati dal gruppo di ricerca dell’Università degli Studi del Molise, le serie temporali di ciascuna prova sono state elaborate anche con l’ausilio del software MACE (Reynders et al. , 2014) sviluppato dai ricercatori dell’Università KU Leuven in Belgio, perché in grado di fornire anche informazioni sulla variabilità della stima. Per ottenere le forme modali dell’intero serbatoio è necessario effettuare l’assemblaggio dei risultati, in termini di forme modali, ottenuti nei differenti layout. Ciò è stato possibile, in quanto, per ciascun layout di prova n. 4 sensori N ref (denominati reference sensor e riportati con l’asterisco rosso Fig. 2) non hanno subito variazioni di posizione, mentre, i restanti quattro sensori N rov (denominati roving sensor ) hanno subito spostamenti nei tre differenti layout di prova. In questo modo le forme modali ottenute dati N ref nel secondo e terzo setup di prova sono scalate rispetto a quelle identificate nel primo layout attraverso una costante di scala α tale che { Ψ k ref ,1 } = α k 1,i { Ψ k ref , i }; dove { Ψ k ref ,1 } e { Ψ k ref , i } sono la porzione della k-esima forma modale in corrispondenza dei sensori N ref . Attraverso il metodo dei minimi quadrati è possibile determinare il fattore di scala per combinare le altre porzioni delle forme modali nel vettore della forma modale completa. Prima dell’analisi dei dati acquisiti durante le prove OMA, questi sono stati sottoposti a valutazioni per verificare la qualità delle registrazioni eseguite e ciascuna serie temporale è stata filtrata mediante applicazione di un filtro passabanda di tipo Butterworth con ordine 6 nel range 0.2-200 Hz. Di ciascuna serie temporale è stata selezionata, per l’analisi, una finestra temporale di 1800 secondi. Fig. 1 - Vista del serbatoio atmosferico oggetto dell’analisi.

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