GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

40 GNGTS 2019 S essione 1.1 La sequenza sismica del dicembre 1954. Secondo De Panfilis (1959), i primi terremoti avvertiti dalla popolazione sono accaduti l’11 e il 14 dicembre 1954. Il Corriere della Sera informò sulle tre scosse del 14 dicembre, che spaventarono la popolazione isolana. Dopo qualche giorno di relativa calma, forti scosse sono state avvertite il pomeriggio del 23 dicembre. In particolare, il pomeriggio alle 16:41, una scossa fece danni ai soffitti e provocò la caduta di calcinacci, almeno a Pollara (Tab.1). Le scosse continuarono, in particolare verso la mezzanotte fino alle prime ore del mattino del 24 dicembre, apparentemente senza danni materiali. I quotidiani dell’epoca raccontano che da quel momento in poi la popolazione dell’isola ha vissuto in permanente allarme, perché si avvertivano tre o quattro scosse al giorno. Secondo De Panfilis (1959), all’alba del 27 dicembre la popolazione dell’isola fu svegliata da una forte scossa accompagnata da intensi boati. Poco dopo, alle ore 8:59, si sentì una “scossa fortissima”, che è risultata quella principale, seguita da un’altra forte scossa avvenuta una ventina di minuti dopo. Poi, secondo le cronache giornalistiche, le scosse si sarebbero ripetute ogni 10-15 minuti. Alla fine della giornata se ne sarebbero contate una trentina e circa ottanta al 30 dicembre, avvertite soprattutto a Pollara, il paese più colpito. Vista la frequenza delle scosse, né De Panfilis (1959), né i quotidiani offrono un resoconto dettagliato, pur accennando ai danni che continuano a verificarsi. Solo la scossa delle 8:45 della mattina del 28 dicembre è menzionata dalle cronache giornalistiche. Con l’inizio del nuovo anno, si registrano meno scosse: solo i giorni 1, 2, 3, 6 e 10 gennaio, che provocano comunque forte apprensione nella popolazione. Tabella 1 - Piano Quotato del terremoto del 23 dicembre 1954, nell’isola di Salina. 1954 12 23 15:49 (GMT) Pollara Località Lat Lon I Pollara 38.577 14.809 6 La descrizione dei danni. La maggior parte delle notizie sono state tratte dal Corriere della Sera , e sono stati aggiunti alcuni dettagli pubblicati su La Stampa e su L’Unità . Fondamentale, però, è il resoconto di De Panfilis (1959), il quale non indica in modo preciso quali siano le sue fonti. La prima corrispondenza giornalistica in cui si da conto dei danni è datata la sera del 27 dicembre, per poi susseguirsi con una o due corrispondenze giornaliere fino alla fine dell’anno, con le quali si aggiungevano particolari e si aggiornavano sulle nuove scosse. Purtroppo, la cadenza delle notizie e lo stile narrativo giornalistico non permette di distinguere gli effetti delle diverse scosse avvenute a partire dalla mattina del 27 dicembre. Per questo motivo, i danni devono essere considerati come il risultato cumulato dell’intera sequenza. In linea generale si dice che “quasi tutte le casette dell’isola, di vecchia e primitiva costruzione, sono rimaste lesionate o fortemente danneggiate”. Un’altra interessante testimonianza del terremoto viene offerto da due cinegiornali delle serie “ Mondo Libero ” e “ La Settimana Incom ” dell’Istituto Luce, datati 7 gennaio 1955. Questi filmanti non aggiungono informazione dettagliata degli effetti del terremoto, però permettono di osservare i danni maggiori in alcune costruzioni della zona colpita. Ad ogni modo, è importante distinguere tra le diverse località, in ordine alfabetico: Leni. Non è chiaro se dopo la prima scossa le case di Leni abbiano subito danni. Tuttavia, le notizie successive sostengono che la situazione era drammatica, con tutte le abitazioni più o meno seriamente danneggiate e in qualche caso con danno grave. Buona parte della popolazione rimasta in paese era stata sistemata provvisoriamente nella nuova scuola (che si presume non fosse stata danneggiata). Lingua. Si afferma che in questo porto, frazione del comune di Santa Marina Salina, risultano danneggiate numerose case di abitazioni. La parrocchia avrebbe patito gravi danni e il campanile sarebbe crollato. Anche il personale della stazione della Guardia di Finanza era stato trasferito per i danni nella caserma. Secondo De Panfilis (1959), anche in questa località (come

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ4NzI=