GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
588 GNGTS 2019 S essione 3.1 dalla Smooth. D’altro canto, dalla figura 2, si nota che la Sharp riesce a rappresentare i contatti in modo meno graduale rispetto alla Smooth. Ciò implica una migliore capacità nel tracciare il contatto Dunvegan-Sully. In generale, considerando l’intera area di studio, la Sharp rappresenta un punto di incontro tra l’inversione di tipo Smooth e la Few layers. Essa permette di ottenere dei contatti netti tra le diverse formazione rocciose senza dipendere dal numero di strati, come invece avviene nella Few layers. Risultati del modello geologico. Il modello geologico descritto in questo paragrafo è stato prodotto interpretando un modello resistivo di tipo Sharp, il quale riesce a definire in maniera ottimale le strutture geologiche presenti nell’area di studio. Al fine di ottenere un modello geologico robusto, sono stati utilizzati come supporto anche i risultati ottenuti dalle strategie di inversione Smooth e Few layers. Dalla figura 3 è possibile osservare come il contatto Buckinghorse-Sikanni sia facilmente individuabile dai dati AEM. Ad ovest il contatto non è più visibile a causa dell’erosione glaciale. Il tetto del Sikanni generalmente mostra un contatto conforme con il sovrastante Sully. Può succede però che esso venga in parte eroso dal till glaciale il quale ne riduce fortemente lo spessore. Il maggior grado di incertezza risiede nel discriminare correttamente il till ed il Sully poiché entrambi mostrano il medesimo valore di resistività (Fig. 3). In queste condizioni la discretizzazione viene fatta utilizzando gli spessori del Sikanni (circa 150 m) ed i gamma log. Come è possibile vedere in figura 3 la tettonica in questa zona è complessa. In accordo con l’interpretazione fatta da GEUS (Viezzoli et al. , 2018) si notano, a fianco dell’anticlinale principale situata ad est, delle pieghe minori. Esse sono associate alla risalita di thrust ciechi che fanno parte di una zona di scollamento collocata all’interno delle rocce del Devoniano superiore/ Carbonifero. Queste, anche se difficilmente interpretabili, sono visibili dalle sezioni di resistività. Inoltre la loro presenza viene confermata tramite dati da pozzo analizzando le profondità del Buckinghorse (argilliti) e del Sikanni (arenarie). In questa zona il tetto del Sully mostra sempre un contatto erosivo con i sovrastanti depositi sedimentari (Fig. 3). Tali depositi sono stati suddivisi in funzione della resistività, ma Fig. 2 - Dall’alto verso il basso: sezione del modello Smooth, sezione del modello Few layers, sezione del modello Sharp. La curva rossa rappresenta il data misfit. In basso è riportata la scala di colore in Ωm.
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