GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 3.2 625 per la quantificazione dello stato di degrado e/o di conservazione delle praterie di P. oceanica, e poi per quantificare il carbonio prodotto dalla crescita vegetativa della prateria da utilizzare come potenziale standard nelle attività di quantificazione del Carbon Sink, ossia i “Serbatoi” costituiti dal Carbonio blu immagazzinato come riserva (Rende et al. , 2015a; Rende et al. , 2015b; Dattola et al. , 2018). Il Blue Carbon è il carbonio immagazzinato negli ecosistemi marini sotto forma di CO 2 . La Posidonia oceanica è in grado di sequestrare e trattenere il 34% di Carbonio presente nella biomassa vegetale prodotta mediante il processo di fotosintesi, con una capacità di immagazzinamento della CO 2 pari a 10 volte quella delle foreste temperate e 50 volte quella delle foreste tropicali. In particolare, per il Mediterraneo, il ruolo primario di questa forma di sequestro di CO 2 viene svolto dalle Fanerogame marine di Posidonia oceanica, in grado di immagazzinare considerevoli quantità di Carbonio organico sotto forma di foglie, e soprattutto rizomi e matte. La regressione delle fanerogame marine genera anche impatti significativi in termini di emissioni globali di CO 2 . Tali implicazioni sono ad oggi molto importanti ai fini della mitigazione nei mari italiani dei cambiamenti climatici attraverso la conservazione e il ripristino degli ecosistemi marino costieri. Acquisizione. I dati batimetrici sono stati raccolti mediante un MBES Kongsberg EM2040- 04 (300 kHz, pulse length 108-324 µs, footprint size 0.5° x1°), con sistema Seapath 300 equipaggiato di Differenziale HP (20 cm di accuratezza) e sistema inerziale RMU 5, sonde di velocità del suono in continuo e verticale Valeport. Le attività di rilievo sono state precedute da linee di calibrazione ad hoc per il patch test per la verifica dei parametri di allineamento dei trasduttori (roll, pitch, yaw e time delay) con analisi di velocità del suono in sito. I rilievi batimetrici, condotti nelle 12 aree SIC (Fig. 1), hanno previsto 3 campagne di ricerca in mare condotte tra luglio e ottobre 2018, per un totale di 535 mn e una copertura di 81 km 2 su bassi fondali compresi tra 15 m e 50 m di profondità. Fig. 2 - Cartografia ad alta risoluzione relativa alle facies acustiche (backscatter) per la caratterizzazione della Posidonia oceanica, ubicata lungo il prisma costiero in prossimità del porto di Vibo Marina.

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