GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale
626 GNGTS 2019 S essione 3.2 Processing. I dati multibeam (bathymetry, backscatter e water column) sono stati elaborati separatamente. Per la componente batimetrica sono stati eseguiti un ray-tracing dei segnali, assegnando valori di velocità del suono in funzione della distanza e del tempo, e successivamente una calibrazione per correggere i parametri di allineamento dei trasduttori. L’elaborazione ha previsto le correzioni di marea estrapolate dalle stazioni permanenti della Rete Mareografica Nazionale (www.mareografico.it ), seguita da un editing manuale degli spikes e successivo impiego di filtri geometrico-statistici, sino alla generazione di DEM a 20-30 cm di risoluzione. Per la componente di backscatter (Fig. 2) del fondo mare è stato realizzato un mosaico a 5 cm di risoluzione dopo aver corretto i segnali mediante shading correction, TVG, e filtri a medie mobili per l’eliminazione di rumori ad alta frequenza. Infine, per quanto riguarda la componente del backscatter della colonna d’acqua (Fig. 3) si è proceduto ad una serie di correzioni di offset relativi alla geometria dei sensori (GPS antenna and transducers), seguiti da filtri passa banda (-65 dB -30 dB) per estrapolare le informazioni relative alle biomasse. La successiva classificazione dei DEM e degli orto mosaici è stata eseguita mediante SW dedicati alla segmentazione dei dati (DEM and backscatter) al fine di estrapolare le informazioni relative alla distribuzione della P.o.. Risultati e conclusioni. Le indagini condotte in collaborazione tra il CNR e l’ISPRA hanno permesso di mappare, per la prima volta, la distribuzione della P.o. nelle 12 aree SIC della Calabria Ionica e Tirrenica con tecniche geofisiche ad alta risoluzione e voli costieri con sistemi autonomi UAV. La realizzazione di DEM ad alta risoluzione trattati in post processing ha permesso di determinare, oltre alla mappatura planimetrica, i volumi della matte discriminando la parte superficiale relativa all’apparato fogliare, entrambe necessarie per determinare la componente di CO 2 sequestrata ed immagazzinata dalle fanerogame marine. Le mappe di distribuzione prodotte nell’ambito delle attività di studio potranno essere utilizzate per comparazioni multitemporali volte a verificare regressioni e/o ripopolamenti della Posidonia oceanica. Infine, si può affermare che, la prospezione geofisica ad alta risoluzione condotta da natanti, integrata ai sistemi UAV di telerilevamento ottico, rappresentano, ad oggi, il sistema più performante ed efficace per la mappatura, caratterizzazione e controllo della componente fisica e biologica dei bassi fondali. Fig. 3 - Sezione acustica della colonna d’acqua da tecnologia multibeam utilizzata per la determinazione dell’altezza dell’apparato fogliare (canopy) delle fanerogame marine. La matte presenta un’altezza di 1.2 m rispetto ai fondali circostanti mentre l’apparato fogliare circa 70 cm.
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