GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

GNGTS 2019 S essione 3.2 651 sembrano indicare una transizione graduale tra i materiali del suolo e il sottostante substrato alterato o fratturato. La stessa disomogeneità tra i materiali superficiali e il substrato compatto è evidenziata dall’analisi degli attributi tessiturali (Fig. 2d). Conclusioni. Le indagini geofisiche svolte sul plateau dello Stolemberg hanno permesso di confermare la presenza diffusa di suoli di alta quota al di sotto della pellicolare copertura pietrosa periglaciale del sito. Dalle indagini geoelettriche, questi suoli, prevalentemente sabbiosi e con contenuto in C organico minore del 2%, sembrano caratterizzati da alti valori di resistività elettrica (3-7 kΩ·m) rispetto ai suoli che si sviluppano a quote inferiori. Le variazioni interne sono probabilmente legate a variazioni nel contenuto di materia organica e acqua. Potenze medie inferiori a 1 m sono state identificate su tutto il plateau. I rapporti di questi suoli con i materiali soprastanti e sottostanti appaiono particolarmente complessi e non è sempre possibile tracciarne la continuità laterale. Le indagini GPR hanno messo in luce che la transizione suolo- substrato non è netta, ma verosimilmente caratterizzata da una mescolanza di suolo, detriti e substrato alterato e fratturato. La scoperta di questi suoli e dei loro stock di carbonio “occulti” apre nuove prospettive sugli effettivi quantitativi di carbonio presenti negli ecosistemi d’alta quota (in particolare al di sopra del limite degli alberi) e sugli effetti che il cambiamento climatico potrebbe avere su di essi, con ripercussioni sul bilancio di carbonio a livello globale. Ulteriori indagini circa l’origine e il funzionamento di questi suoli potrebbe inoltre fornire nuove indicazioni circa le oscillazioni climatiche dell’Olocene, contribuendo quindi alla ricostruzione paleoclimatica delle Alpi. Fig. 2 - (a) Risultati della tomografia elettrica (ERT 1). (b) Sezione di gradiente totale calcolato sui valori di resistività riportati in (a) normalizzato al valore massimo. (c) Radargramma processato (n. 1, 500 MHz). (d) Analisi tessiturale (homogeneity) del radargramma riportato in (d).

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