GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

732 GNGTS 2019 S essione 3.3 tendente all’infinito, tramite il nodo ground , è stato inoltre impostato che il potenziale V sia pari a zero. Gli elettrodi di corrente sono stati modellizzati specificando i punti sorgente di corrente ± I (mA) sulla superficie superiore (top) del modello; per l’annullamento della componente normale della densità di corrente lungo la discontinuità terra-aria, il resto della superficie è stata elettricamente isolata: n • J = 0. I modelli di sottosuolo scelti per la simulazione della prospezione geoelettrica, prevedono sorgenti semplici come il contatto, il dicco ed il cilindro, forme la cui risposta nell’ambito dei campi di potenziale è ben nota. I modelli costruiti sono definiti da una mesh tetraedrica non strutturata. Per ottenere una sufficiente precisione, la densità della mesh è stata infittita nei pressi degli elettrodi e nella regione di particolare interesse, ovvero nel dominio oggetto di studio. Butler e Sinha (2011), a seguito di simulazioni del metodo della resistività effettuate con lo stesso software, evidenziano l’effetto della mesh nell’intorno degli elettrodi sulla stima del potenziale. Consideriamo un modello di sottosuolo costituito da un corpo sepolto con sezione di forma rettangolare lungo l’asse x ed infinitamente esteso nella direzione perpendicolare al profilo di misura, avente larghezza x = 20 m (il cui centro corrisponde al centro dello stendimento elettrodico, 288 elettrodi con spaziatura 0.5 m), altezza h = 4 m e profondità del top z = –2 m . Esso ha resistività pari a 10 Ohm · m ed è immerso in un background omogeneo di resistività pari a 1000 Ohm · m. È stata simulata una acquisizione con dispositivo elettrodico dipolo-dipolo ed n da 1 a 6. I dati di ddp ottenuti sono stati analizzati col metodo della CWT, mediante due diverse ondine analizzanti appartenenti al semigruppo del nucleo di Poisson; i massimi individuati da ognuna vengono distinti sullo scalogramma con diversi colori, azzurro e giallo. Fondamentale per una corretta analisi è la scelta della scala: sono state utilizzate le scale da 0.25 a 7. I punti verso cui convergono le linee di WTMM nel profilo n= 1, individuano i limiti del parallelepipedo, definendo le esatte posizioni lungo il profilo di misura e la profondità del top (Fig.1, a sinistra). Si osserva un leggero allargamento dell’anomalia all’aumentare di n : le discontinuità individuate si allontanano simmetricamente rispetto al centro, mantenendo in tutti i profili analizzati la profondità pari a quella del top della sorgente modellizzata . Tale Fig. 1 - A sinistra, analisi CWT dei segnali acquisiti con n da 1 a 6; a destra: in alto, curve di ddp dalle quali è possibile leggere un contrasto negativo di resistività; in basso, curva delle ampiezze dei segnali rispetto ad n.

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