GNGTS 2019 - Atti del 38° Convegno Nazionale

80 GNGTS 2019 S essione 1.1 RILIEVO MACROSISMICO SPEDITIVO SUGLI EFFETTI DEL TERREMOTO IN AREA ETNEA DEL 6 OTTOBRE 2018 P. Galli, A. De Sortis Dipartimento Protezione Civile, Rome, Italy Introduzione. L’evento della notte del 6 ottobre 2018 (Mw 4.6; Ml 4.8), in provincia di Catania, è avvenuto nella fascia pedemontana sudoccidentale dell’Etna (Figura 1), sede di modesta sismicità storica. L’epicentro è molto prossimo a quello di altri due eventi di minore magnitudo (Mw 4.3 e 4.0) avvenuti il 1 Gennaio 1850 e il 14 Maggio 1898, che ebbero effetti decisamente più alti (Io 7 MCS e 7-8 MCS, rispettivamente) rispetto a quello odierno, forse a causa di una minor profondità. Gli effetti macrosismici storici più elevati nelle località della zona epicentrale sono tuttavia legati ai grandi terremoti della Sicilia orientale, quale quello del 1693 o del 1908 dello Stretto, mentre in genere non superano il 6-7 grado MCS per terremoti locali. Fig. 1 - Ubicazione del terremoto del 6 ottobre 2018 in confronto alla sismicità storica della Sicilia nordorientale. L’evento, generato da una faglia verticale a cinematica pura strike-slip (piani nodali N-S ed E-W), non è associabile ad una particolare struttura tettonica, considerato anche che le faglie note in superficie sono in genere connesse a processi vulcano-tettonici più superficiali rispetto alla profondità alla quale il terremoto in questione è avvenuto (~6 km).  L’evento principale è stato seguito da una sismicità di bassa magnitudo distribuita prevalentemente sotto l’abitato di Biancavilla. Osservazioni macrosismiche speditive. Al fine di verificare la distribuzione degli effetti macrosismici del terremoto del 6 ottobre 2018, è stato effettuato un rilievo macrosismico speditivo nelle località intorno all’epicentro fornito da INGV.  Il rilievo è stato svolto applicando la scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg, Sieberg, 1930), utilizzando le progressioni di danno percentuale calcolate da Molin (2009), così come in tutti i rilievi macrosismici condotti e pubblicati da DPC nei terremoti passati. È opportuno ricordare che il rilievo macrosismico viene condotto esclusivamente all’esterno degli edifici, a meno di situazioni particolari, quali la verifica di edifici monumentali che, in ogni caso, non pesano poi nell’attribuzione del grado. Considerando l’entità del terremoto in oggetto, si ricorda che l’attribuzione del VI grado MCS prevede che il 50% degli edifici abbia subito danni di livello 1, il 25% dei quali abbia subito danni di livello 2, con un 5% di danni

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