GNGTS 2021 - Atti del 39° Convegno Nazionale
89 GNGTS 2021 S essione 1.1 NUOVO STUDIO DELLA SEQUENZA SISMICA DEL 1703 IN ITALIA CENTRALE A. Tertulliani, L. Graziani Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Sismologia e Tettonofisica, Roma Si propone un nuovo studio sistematico sulla sequenza sismica che colpì l’Italia centrale a par- tire dal gennaio 1703 e che è attualmente attestata nei cataloghi sismici con tre scosse principali avvenute tra il 14 gennaio e il 2 febbraio di quell’anno, con magnitudo comprese tra 6.0 e 6.9. Nonostante il già vasto corpus documentale e l’ampia bibliografia a riguardo, dovuti agli studi svolti fra gli anni 80 e 90 del secolo scorso, la conoscenza di questa sequenza sismica riservava an- cora discreti margini di miglioramento. Per questo motivo è stato intrapreso uno studio di lungo periodo con un duplice obiettivo: da una parte riesaminare quanto già noto, a partire dalle fonti conosciute e arricchire il patrimonio documentale con nuove ricerche di base, dall’altra proporre un’ipotesi di ricostruzione cronologica delle scosse della sequenza che tenga conto dell’impatto del cumulo dei danni al momento dell’assegnazione dell’intensità. Tramite questo approccio sono state ricostruite, il più fedelmente possibile, le scosse già quo- tate nel catalogo, appoggiandosi ad un quadro delle conoscenze più ricco che in passato. Sono state infatti analizzate le informazioni relative a circa 390 località, di cui oltre 150 nuove osservazioni macrosismiche non presenti nello studio di riferimento di CPTI15 della sequenza, permettendo di costruire un nuovo e più ricco dataset macrosismico e di proporre una nuova interpretazione della sequenza stessa. L’analisi di dettaglio della sequenza sismica del 1703 ha evidenziato ancora una volta quanto sia critica la valutazione dell’intensità macrosismica di scosse all’interno di sequenze, opera- zione che, a differenza del caso di terremoti isolati, mantiene delle questioni aperte: la man- canza di indicazioni nelle scale macrosismiche che consentano di valutare gli effetti cumulativi di scosse multiple e la difficoltà di determinare chiaramente i rapporti di causa e effetto delle diverse scosse. Anche se le scale macrosismiche permettono di includere nelle stime di intensità le incertezze dovute all’interpretazione delle informazioni, alla conoscenza limitata degli effetti, attraverso l’uso di gradi incerti o codici descrittivi, queste incertezze tendono ad essere ignorate quando i dati vengono poi sintetizzati nei record di catalogo.
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