GNGTS 2021 - Atti del 39° Convegno Nazionale

283 GNGTS 2021 S essione 2.2 In carta sono riportate anche le perimetrazioni degli abitati da consolidare/trasferire (art. 29 del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale e L.R. 7/2004, art. 25) e delle aree a rischio di frana descritte dall’art. 5 dei Piani Stralcio Assetto Idrogeologico e cartografate nelle schede allegate ad ogni rispettivo piano. Vista l’importanza della profondità del bedrock sismico nelle analisi di risposta sismica locale e la difficoltà di acquisire tale dato nelle zone con coperture di spessore elevato, nel settore di pianura si è ritenuto utile rappresentare le isobate del tetto del bedrock sismico proposte da Mascandola et al. (2019). Considerazioni conclusive Nell’ambito dei processi di pianificazione del territorio il tema della riduzione del rischio sismico ha acquisito un ruolo fondamentale nell’elaborazione ed approvazione dei piani territoriali e urbanistici. La “Carta di area vasta delle aree suscettibili di effetti locali” del PTM è quindi uno strumento propedeutico ed essenziale per la redazione della ValSAT. Le scelte della pianificazione sono identificate da obiettivi che si traducono in strategie che trovano a loro volta la loro realizzazione nelle azioni che sono orientate e normate dalle regole di piano. Le regole inerenti la riduzionedel rischio sismicohannodunque l’importantecompitodi chiarire quali disposizioni applicare alle aree suscettibili di effetti locali, soggette ad approfondimenti, ed eventuali modifiche, in fase di redazione degli strumenti urbanistici comunali. La finalità ultima di questo processo di analisi e valutazione è quello di orientare, ove possibile, le previsioni dei piani verso aree a minor rischio sismico aumentando di volta in volta la conoscenza degli effetti locali attesi del territorio. Bibliografia DAL 112/2007: Deliberazione Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna n. 112 del 2/5/2007: Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento tecnico ai sensi dell’art.16 comma 1, della L.R. 20/2000 per “Indirizzi per gli studi di microzonazione sismica in Emilia-Romagna per la pianificazione territoriale e urbanistica” . B.U.R.E.R n. 64, 17/05/2007. Gruppo di Lavoro MPS (2004): Redazione della mappa di pericolosità sismica prevista dall’Ordinanza PCM 3274 del 20 marzo 2003. Rapp. Concl. per DPC, INGV, Milano-Roma. ICMS 2008: Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica. Gruppo di lavoro MS. Conferenza Regioni e P. A. – Dip. Protezione Civile. ISIDe Working Group INGV (2015): Italian Seismological Instrumental and parametric Database. http:// iside.rm.ingv.it/iside/standard/index.jsp Mascandola C., Massa M., Barani S., Albarello D., Lovati S., Martelli L., Poggi V. (2019): Mapping the Seismic Bedrock in the Po Plain (Italy) through ambient vibration monitoring. Bull. Seism. Soc. Am., 109(1), 164- 177. doi: 10.1785/0120180193 Meletti C., Valensise G. (eds) (2004): Zonazione sismogenetica ZS9. In: Gruppo di Lavoro, Redazione della mappa di pericolosità sismica prevista dall’Ordinanza PCM 3274 del 20 marzo 2003, Rapp. Concl. per DPC, INGV, Milano - Roma. Rovida A., LocatiM., Camassi R., Lolli B., Gasperini P. (eds) (2016): CPTI15, the 2015 version of the Parametric Catalogue of Italian Earthquakes. INGV doi :http://doi.org/10.6092/INGV.IT-CPTI15 Corresponding author: luca.martelli@regione.emilia-romagna.it

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