GNGTS 2021 - Atti del 39° Convegno Nazionale

GNGTS 2021 S essione 1.1 34 Inversione della sorgente del terremoto del 1920 Per calcolare il meccanismo focale è stata applicata la formula KF (Sirovich, 1996), guidando l’inversione con un algoritmo genetico GA con Niching N: NGA (Sirovich, 1996 e 1997). Il metodo KF-NGA è stato utilizzato con successo per altri terremoti storici ed è descritto nelle pubblicazioni relative (Pettenati et al . (1999), Sirovich and Pettenati (2001 e 2004), Gentile et al . (2004) e Pette- nati and Sirovich (2003). Tuttavia è utile ricordare alcuni limiti intriseci del metodo, di cui va tenu- to conto nell’interpretazione dei risultati. Nella convenzione adottata, il piano di faglia immerge a destra rispetto allo strike (0° - 360°) e il rake varia tra 0° e 360° in senso antiorario sul piano di faglia visto dal tetto. Inoltre, occorre ricordare che la procedura KF-NGA non è in grado di discri- minare tra i risultati prodotti da meccanismi che differiscono di 180° nel rake. Infatti, in entrambi i casi, si osserva la stessa radiazione ma con polarità invertite. Questa ambiguità è dovuta al fatto che le intensità ovviamente non hanno polarità e può essere risolta solo con ulteriori informazioni tettoniche/geodinamiche (o strumentali). Infine, nel caso di puro dip-slip, non si può distinguere tra il piano di rottura e il suo ausiliario a causa della bimodalità della doppia coppia (Pettenati and Sirovich, 2003; Gentile et al ., 2004). In questo caso può essere utile osservare la distribuzione dei danni, che è maggiore sul lato del tetto della faglia rispetto al letto (ad esempio: Wang et al . 2002; Chang et al . 2004). Il risultato finale dell’inversione produce una distribuzione di intensità sintetiche che deve essere confrontata con quella sperimentale. Per la rappresentazione delle intensità su mappa (sia iniziali che finali, Fig. 1 a e b) utilizziamo il metodo di interpolazione Natural Neighbor (NN di seguito), che produce isosiste oggettive e riproducibili (Sirovich et al . 2002). In precedenti studi con implicazioni di hazard, le intensità incerte (es. VII-VIII) erano state arrotondate ai valori superiori (cioè VIII). Invece, in questo caso abbiamo usato i valori più bassi. Prima di invertire il set di dati, abbiamo eliminato i valori anomali con il classico metodo Chauve- net (Barnett and Lewis, 1978) per ogni distribuzione delle classi di intensità. Il set di dati completo per l’inversione comprende 499 siti tra intensità IV e IX (Fig. 1a). I punti di intensità X sono stati Fig. 1 - a) Mappa delle 499 intensità del catalogo DBMI15 (Locati et al. , 2015), interpolate con il metodo NN. b) Mappa delle intensità sintetiche prodotte per la soluzione 1 (Tab. 1). Meccanismo focale rappresentato senza discriminazione tra faglia normale o inversa.

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