GNGTS 2021 - Atti del 39° Convegno Nazionale

GNGTS 2021 S essione 3.2 450 L’analisi geostatistica L’analisi statistica spaziale degli RP è stata eseguita seguendo un approccio geostatistico standard. I metodi geostatistici sono correntemente implementati in diversi GIS e sono una parte importante delle metodologie ESDA (Explorative Spatial Data Analysis), includendo lo studio della continuità spaziale. L’analisi geostatistica è basata principalmente su tre passi: 1) ESDA; 2) studio delle funzioni di continuità spaziale (variogrammi); 3) interpolazione e valutazione dell’accuratezza tramite cross-validation. In questo studio, la struttura di continuità spaziale dei dati HVSR viene analizzata e interpretata, tramite variogrammi, tenendo in considerazione l’assetto geologico strutturale. Inoltre, si verifica la possibilità di integrare l’analisi con potenziali variabili ausiliarie, derivate da variabili geomorfometriche (Florinsky, 2017) e considerando la distanza dal substrato roccioso affiorante. L’analisi geostatistica esplorativa conferma la complessitàdell’assettogeostrutturaledell’area. Infine, una mappatura dei periodi di risonanza HVSR, con la valutazione dell’incertezza di interpolazione, è ottenuta mediante interpolazione con Kriging ordinario e Kriging con external drift (KD). Discussione Le analisi geomorfometriche sono state derivate dal DEM ALOS DSM (Jaxa, 2018) e hanno dato come risultato solo una debole correlazione con la distanza dal bordo roccioso occidentale del bacino delle varie misure RP. Dal punto di vista geostatistico vero e proprio, i risultati migliori sono stati ottenuti con il KD, utilizzando una interpolazione a blocchi di dimensione di 250 m (Goovaerts 1997). Fig. 3 - Mappa degli RPs ottenuta con Kriging con external drift (KD nel testo) e con sovrapposte le isopache del basamento da Moribayashi and Maruo (1980).

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