GNGTS 2021 - Atti del 39° Convegno Nazionale

35 GNGTS 2021 S essione 1.1 scartati dal dataset poiché considerati non affidabili. La Fig. 1a mostra che molti centri abitati sono concentrati nei due graben sopra citati, ma è evidente che l’intera area di studio è sufficientemente urbanizzata da fornire un buon campiona- mento dei danni subiti nel 1920. Pertanto, l’allungamento dell’area con danno ≥ IX nella direzione appenninica è affidabile e che le aree con I ≥ IX sono in posizioni asimmetriche rispetto alle isosi- ste di intensità VIII e VII, spostate verso la costa tirrenica. Risultati I risultati dell’inversione sono mostrati nella Tab. 1. Le due soluzioni hanno valori di fit simili, i parametri di direttività (lunghezze e mach) sono circa simmetrici e profondità e Vs sono uguali. Inoltre, i piani della soluzione 1 (strike 298°) e soluzione 2 (114°) possono essere considerati i piani nodali di uno stesso meccanismo. Quindi, la scelta tra le due soluzioni equivale a definire il piano di faglia e il suo ausiliario. La Fig. 1b mostra le isosiste sintetiche NN calcolate per la Soluzione 1 (quelle per la Soluzione 2 sono ovviamente quasi le stesse). Fig. 1a (intensità osservate sul terreno) e Fig. 1b (sintetiche) appaiono ben bilanciate nel senso che: i) in entrambe le figure le intensità vanno da I = IX a I = IV (con 2 punti sintetici con I = III in Fig. 1b); ii) in entrambe le figure le corrispondenti aree di gradi IV-VIII sono piuttosto simili in termini di dimensioni; iii) entrambe mostrano alcuni allungamenti nella direzione appenninica ONO-ESE. In Fig. 1b l’area con I = IX è in posizione asimmetrica e si trova a sud-ovest del riquadro nero che rappresenta la sorgente lineare identificata sia dalla So- luzione 1 che dalla Soluzione 2. Infine, secondo la relazione di Hanks and Kanamori (1979), la magnitudo dell’evento 1920 sarebbe Mw 6.6 (6.59 e 6.64 per la soluzione 1 e 2) vicina a quella di CPTI15 (6.53) (Rovida et al ., 2019). Discussione Per discriminare tra faglia normale o inversa (il metodo KF-NGA non distingue tra le due) è necessario sfruttare le informazioni sismotettoniche disponibili. Nell’area Lunigiana-Garfagnana, salvo pochi eventi, la sismicità è superficiale, raggiungendo circa 17 km di profondità e i meccani- Tab. 1 - Risultati dell’inversione. Il piano ausiliario della soluzione 1 è: strike = 117°, dip = 38°, rake = 268°. Parametri Solution1 1 [FIT = 259] Solution1 2 [FIT = 262] Longitudine epicentro N [º] 10.20 ± 0.06 10.20 ± 0.06 Latitudine epicentro N [º] 44.31 ± 0.07 44.31 ± 0.06 Strike [º] 298 ± 6 114 ± 5 Dip [º] 52 ± 5 38 ± 6 Rake [º] (± 180°) 271 ± 7 or 91 ± 7 265 ± 8 or 85 ± 8 Profondità [m] *10 3 14 ± 4 14 ± 3 L1, Lunghezza lungo strike [m]*10 3 12 ± 5 19 ± 3 L2, Lunghezza lungo anti-strike [m]*10 3 19 ± 7 16 ± 4 Mach lungo strike 0.61 ± 0.06 0.70 ± 0.03 Mach lungo anti-strike -0.69 ± 0.08 -0.57 ± 0.09 S-wave velocity [m/s]*10 3 3.68 ± 0.09 3.67 ± 0.07 Momento sismico [N m]*10 18 8.5 ± 1.7 10.0 ± 1.7

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