GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale
GNGTS 2022 Sessione 1.1 77 Analizzare la fase dell’emergenza, indagare sulla gestione e sugli interventi eseguiti in questa fase è un tema di grande importanza, considerando che il terremoto del 1980 portò alla luce una profonda carenza nella gestione e nel coordinamento dei soccorsi. Il terremoto avvenne alle 19:34 (ora locale), pertanto la notte tra il 23 e il 24 novembre e quelle successive vennero trascorse in sistemazioni temporanee di fortuna, generalmente all’aperto o in auto, anche per paura di nuovi crolli. Per i comuni dell’area oggetto di studio è stato possibile tracciare un cronoprogramma degli interventi effettuati per far fronte alla prima fase di emergenza abitativa: entro la fine di Novembre 1980 vennero istallate le prime tende; in seguito, nel successivo mese di Dicembre 1980 giunsero le prime roulotte; nel mese di Giugno 1981 giunsero i primi container; infine, a un anno dal terremoto, vennero istallati i primi prefabbricati, al fine di garantire un ricovero più duraturo e confortevole alla popolazione (Fig. 2). Fig. 2. La presente ricerca ha avuto come obiettivo anche quello di mettere in evidenza le scelte fatte dagli Enti preposti, le tempistiche e la valutazione economica del processo di ricostruzione che, anche se approssimata per difetto, è necessaria per portare a termine quello che è stato un processo complesso e articolato, e che marginalmente continua a esserlo a oltre 40 anni di distanza dal terremoto (Fig. 3). Le normative di riferimento per il processo di ricostruzione furono: • L’ordinanza n. 80 del 6.1.1981, del C.S.G., che consentì i primi interventi ai fabbricati non gravemente danneggiati (entro £ 10.000.000). • La Legge n. 219 del 14.5.1981, che fu il punto di riferimento dell’intera attività di ricostruzione e di sostegno delle zone colpite dal terremoto. Particolare attenzione venne riservata alla pianificazione territoriale, infatti alcuni comuni (Cassano I. e Castelfranci) usufruirono delle microzonazioni sismiche preliminari, eseguite nell’ambito del PFG-CNR (AAVV, 1983). Nei primi anni dopo il terremoto, i comuni si dotarono del Piano di Recupero (1981- 84) che, eccetto per Montella, risultava essere il primo strumento urbanistico comunale. Contemporaneamente (1983-84) partirono i primi interventi di ricostruzione. Verso la metà degli anni ’80 (1984-88) i comuni si dotarono di un nuovo strumento urbanistico, il Piano Regolatore Generale, che per Castelfranci è ancora in vigore, per Bagnoli I. e Cassano I. rimase come riferimento per circa 30 anni, mentre a Montella il primo PRG venne sostituito da uno aggiornato nel 2001.
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