GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale
150 GNGTS 2022 Sessione 1.3 le localizzazioni dei terremoti ottenute con il nuovo modello, sono state confrontate con le faglie degli eventi principali della sequenza ottenute da De Novellis et al. (2021) dall’analisi dei dati InSar. Il confronto tra analisi indipendenti ha permesso di ottenere nuove informazioni più dettagliate circa le strutture tettoniche coinvolte nella sequenza sismica della Tessaglia e potrebbe essere il punto di partenza per una nuova valutazione della pericolosità sismica dell’area. Dati . Abbiamo usufruito di un catalogo iniziale di 1853 eventi sismici avvenuti tra il 28 febbraio ed il 26 aprile 2021 ( M W 0.2-6.3), localizzati da De Novellis et al. (2021) utilizzando un modello di velocità 1D disponibile per l’area (Papadimitriou et al. , 2010), e i primi arrivi delle onde P ed S registrati a 116 stazioni (Figura 1a). Per ottenere un’immagine tomografica accurata del volume crostale interessato dalla sequenza di terremoti, abbiamo selezionato i tempi di primo arrivo P ed S letti ad un massimo di 11 stazioni installate nell’area epicentrale (Fig. 1b). Sebbene la selezione di un’area più contenuta abbia favorito la scelta di una spaziatura tra i nodi dell’inversione tomografica più fitta, permettendo la produzione di immagini tomografiche di dettaglio, di contro il dataset iniziale si riduce a circa 1500 eventi per un totale di 7859 fasi P e 7767 fasi S. È da notare che nella nostra analisi non possiamo considerare i terremoti dei primi tre giorni della crisi sismica. Infatti, a causa della mancanza delle stazioni temporanee, non raggiungiamo un numero sufficiente di primi arrivi P ed S per una localizzazione affidabile degli ipocentri. Di conseguenza, anche gli eventi più forti della sequenza ( M W >5), avvenuti in questi giorni, non saranno considerati nell’analisi. Metodologia. Per avere un modello tomografico 3D affidabile è necessario disporre di un modello 1D specifico per l’area in esame. Per questa ragione, il primo passaggio è stato la determinazione di un modello di velocità 1D specifico per l’area della sequenza oggetto di studio utilizzando il software VELEST (Kissling et al. , 1994) considerando un sottoinsieme di 596 eventi estrapolati dal dataset iniziale sulla base della qualità del dato e, utilizzando V p / V S =1.78 (De Novellis et al., 2021). Tale modello di velocità è stato successivamente utilizzato come modello di partenza per l’inversione tomografica. L’approccio tomografico utilizzato è di tipo linearizzato e si basa sull’inversione congiunta dei tempi di arrivo delle onde P ed S per la stima del modello di velocità e i parametri ipocentrali dei terremoti (Latorre et al. , 2004). Il programma è stato già utilizzato con successo in diverse aree tettoniche, vulcaniche e geotermiche (per esempio Vanorio et al. , 2005; Amoroso et al. , 2018; Napolitano et al. , 2021) e in uno studio per il tracciamento dei fluidi in aree off-shore (De Landro et al. , 2020). Dopo una fase preliminare in cui sono stati testati e selezionati i migliori parametri che controllano l’inversione, abbiamo ottenuto le immagini tomografiche in termini di V p , V S e V p / V S . In particolare, i valori di V p / V S sono stati ottenuti dal rapporto ad ogni nodo tra i due modelli per le onde P ed S. La velocità, calcolata ai nodi della griglia di inversione spaziati di 4 km nel piano orizzontale ed 1 km in quello verticale, è poi stata rappresentata utilizzando una funzione di interpolazione trilineare su una griglia di passo 0.5 km nelle 3 direzioni. Abbiamo infine effettuato i checkerboard test per valutare la risoluzione delle immagini tomografiche. Risultati e conclusioni. I risultati dell’inversione tomografica, vale a dire modello di velocità 3D per le onde P (da 4.6 a 6.9 km/s), il rapporto V p / V S (da 1.5 a 2.1) e le nuove localizzazioni dei terremoti sono mostrate nelle tre sezioni verticali AA’, BB’ e CC’ (Fig. 2). Le sezioni, orientate SW-NE (segmenti blu in Fig. 1b), includono gli ipocentri (pallini grigio scuro in Fig. 2) a ±1000 m rispetto alla posizione della sezione. La parte risolta è racchiusa all’interno della linea grigio scura, ottenuta dai checkerboard test . Dalla tomografia si evidenzia unmarcato salto di velocità,
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