GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale

152 GNGTS 2022 Sessione 1.3 Nella zona centrale (Fig. 2, BB’) la tomografia e l’allineamento degli ipocentri evidenziano tra i 4 ed i 7 km di profondità un piano di faglia con inclinazione di 40-50° verso NE, che trova corrispondenza col piano F2 ottenuto dall’analisi DInSAR di De Novellis et al. (2021). Nella stessa sezione, i nostri risultati indicano la presenza di un’ulteriore zona di debolezza crostale compresa tra i 7 ed i 10 km di profondità (Fig. 2, BB’, linea tratteggiata viola) e con direzione di immersione opposta (SW). Infine, nel settore sudorientale dell’area di indagine (Fig. 2, CC’) nuovamente in corrispondenza di una forte anomalia di alto V p (circa 6.8 km/s) ed alto V p / V S (circa 1.9), gli ipocentri degli eventi rilocalizzati nel modello 3D indicano la presenza di due zone di taglio sintetiche caratterizzate da immersione NE e angoli di inclinazione intermedi (35-55°). Tenendo conto della geometria semplificata (planare) e delle incertezze sull’angolo di inclinazione (±10°), le strutture da noi evidenziate potrebbero corrispondere ai piani F1a ed F1b di De Novellis et al. (2021). In sintesi, l’applicazione della tomografia sismica locale ha permesso di caratterizzare il volume crostale e le strutture sismogeniche coinvolte nella sequenza della Tessaglia del marzo 2021 con un notevole dettaglio, evidenziando l’assenza di ipocentri a profondità inferiori ai 4 km, e la concentrazione di eventi a profondità crescenti da NW (4-6 km) a SE (8-10 km). I risultati ottenuti confermano la complessità sismotettonica dell’area le cui strutture di taglio si trovano probabilmente in una fase iniziale di sviluppo dovuto alla progressiva crescita verso ovest del Graben di Tyrnavos (Caputo, 1993) per accomodare lo stiramento crostale in atto nella regione egea. L’integrazione delle informazioni sismologiche con quelle geologiche e geodetiche disponibili in letteratura ha favorito un’analisi multidisciplinare permettendo così di dare un contributo alle conoscenze attuali di questo settore relativamente silente della Grecia Centrale dove era stato previsto un gap sismico (Caputo, 1995). Riconoscimenti. Il lavoro è stato sostenuto dal progetto Horizon-2020 CORE, n. 101021746, finanziato dall’Unione Europea, dal progetto PRIN-2017 MATISSE, n. 20177EPPN2, finanziato dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, e Pianeta Dinamico, Working Earth INGV-MUR project. Bibliografia Amoroso O., Festa G., Bruno P. P., D’Auria L., De Landro G., Di Fiore V., ... and Zollo A. (2018). Integrated tomographic methods for seismic imaging and monitoring of volcanic caldera structures and geothermal areas. Appl. Geophys., 156, 16-30. doi: 10.1016/j.jappgeo.2017.11.012. Caputo R.; 1993: Morphotectonics and kinematics along the Tyrnavos Fault, northern Larissa Plain, mainland Greece. Zeits. Geomorph. N.F., Suppl.-Bd. 94 , 167-185. Caputo R.; 1995: Inference of a seismic gap from geological data: Thessaly (Central Greece) as a case study. Ann. Geophys., 38(1) . doi: 10.4401/ag-4127. De Landro G, Amoroso O, Russo G, Zollo A.; 2020: 4D Travel-Time Tomography as a Tool for Tracking Fluid-Driven Medium Changes in Offshore Oil–Gas Exploitation Areas. Energies, 13(22):5878. doi: 10.3390/en13225878. De Novellis V., Reale D., Adinolfi G. M., Sansosti E., and Convertito V.; 2021: Geodetic Model of the March 2021 Thessaly Seismic Sequence Inferred from Seismological and InSAR Data. Remote Sens., 13(17), 3410, doi: 10.3390/rs13173410. Kissling E., Ellsworth W. L., Eberhart‐Phillips D., and Kradolfer, U.; 1994: Initial reference models in local earthquake tomography. J. Geophys. Res. Solid Earth, 99(B10), 19635-19646. doi: 10.1029/93JB03138. Latorre D., Virieux J., Monfret T., Monteiller V., Vanorio T., Got J. L., and Lyon-Caen H.; 2004: A new seismic tomography of Aigion area (Gulf of Corinth, Greece) from the 1991 data set. Geophys. J. Int., 159(3), 1013-1031. doi: 10.1111/j.1365-246X.2004.02412.x. Napolitano F., Amoroso O., La Rocca M., Gervasi A., Gabrielli S. and Capuano P.; 2021: Crustal Structure of the Seismogenic Volume of the 2010–2014 Pollino (Italy) Seismic Sequence From 3D P- and S-Wave Tomographic Images. Front. Earth Sci. 9:735340. doi: 10.3389/feart.2021.735340. Papadimitriou P., Kaviris G., Karakonstantis A., and Makropoulos K.; 2010: The Cornet seismological network: 10 years of operation, recorded seismicity and significant applications. Ann. Geol. Pays Hell., 45, 193-208. Vanorio T., Virieux J., Capuano P., and Russo G. (2005). Three ‐ dimensional seismic tomography from P wave and S wave microearthquake travel times and rock physics characterization of the Campi Flegrei Caldera. J. Geophys. Res. Solid Earth, 110(B3).

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