GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale
GNGTS 2022 Sessione 2.1 185 PERICOLOSITÀ SISMICA PROBABILISTICA NELL’ISOLA DI ISCHIA: MODELLO CONCETTUALE E PRIMI RISULTATI R. Azzaro 1 , V. Convertito 2 , S. D’Amico 1 , H. Langer 1 , B. Pace 3 , L. Peruzza 4 , G. Tusa 1 , F. Visini 5 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, Catania (INGV-OE), Italy 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Vesuviano, Napoli (INGV-OV), Italy 3 Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara, Dipartimento di Ingegneria e Geologia, Italy 4 Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS, Trieste (OGS-TS), Italy 5 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Sezione di Pisa (INGV-PI), Italy Introduzione. Le problematiche di pericolosità sismica nelle aree vulcaniche in cui accadono terremoti rilevanti includono aspetti non affrontati nelle analisi condotte a scala nazionale per l’aggiornamento della Mappa di Pericolosità Sismica. In seguito al terremoto di M w 3.9, che ha danneggiato pesantemente Casamicciola e dintorni a Ischia nell’agosto 2017, sono state avviate ricerche finalizzate al miglioramento delle conoscenze in vari ambiti, e prodotti numerosi studi che hanno migliorato dati di base e modelli interpretativi. Questo lavoro presenta i risultati preliminari di un progetto di ricerca svolto nell’ambito del Centro di Pericolosità Vulcanica dell’INGV, finalizzato alla valutazione della pericolosità sismica dovuta ai terremoti vulcano-tettonici dell’isola di Ischia. Approccio metodologico e dati di input. Il calcolo di pericolosità sismica è stato eseguito seguendo la concettualizzazione metodologica tradizionale che prevede sorgenti a sismicità uniformemente distribuita e stazionaria nel tempo, implementata nel codice di calcolo OpenQuake (Pagani et al. , 2014). Quest’approccio è comunemente applicato in ambito internazionale ed è lo stesso utilizzato per l’aggiornamento della mappa nazionale MPS19 prodotta dal Centro di Pericolosità Sismica dell’INGV (Meletti et al. , 2021). Di particolare dettaglio e specificità sono invece i dati di input utilizzati per definire le sorgenti, che sono: a) la geometria della faglia responsabile del terremoto di Casamicciola del 2017 (e dei suoi predecessori); b) il catalogo dei terremoti vulcano-tettonici per l’isola di Ischia, usati per calcolare i tassi di sismicità. Riguardo il primo punto, sono stati considerati due modelli di faglia alternativi sviluppati da De Novellis et al. (2018) e da Calderoni et al. (2019), ritenuti entrambi rappresentativi della sorgente sismica del terremoto del 21 agosto 2017 (M w 3.9). Il recente studio di Carlino et al. (2021), inoltre, dimostra che i terremoti storici distruttivi di Ischia (per es. 1881 e 1883) hanno avuto origine dalla stessa struttura sismogenetica dell’evento del 2017. I parametri utilizzati per definire la geometria tridimensionale della faglia sono riportati in Tab. 1: le due faglie differiscono per estensione ma soprattutto per la diversa immersione (opposta), che rimane ancora un punto dibattuto all’interno della comunità scientifica. Il catalogo della sismicità di Ischia è quello di Selva et al. (2021), che copre un ampio intervallo temporale dall’VIII sec. A.C. al 2019, e integra dati strumentali recenti (dal 1991) con dati storico-macrosismici, oggetto di revisione e ri-parametrizzazione. Complessivamente Tab. 1 - Parametri geometrico-cinematici dei due modelli di faglia proposti come responsabili del terremoto di Casamicciola del 2017. De Novellis et al. (2018) Calderoni et al. (2019) Cinematica faglia Normale Normale Strike/dip/rake (°) 86/70/-80 206/50/-102 Lunghezza lungo lo strike 2000 m 3000 m Lunghezza lungo l’immersione 1000 m 1458.1 m Profondità minima 0 m 0 m Profondità massima 800 m 957.6 m
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