GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale

GNGTS 2022 Lectio Magistralis XXI SISMOLOGIA APPLICATA IN AREE DI FORTI TERREMOTI INTRA PLACCA: L’ESEMPIO DELLA VIA DELLA SETA S. Parolai Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Matematica e Geoscienze via Weiss 4 Palazzina P - 34128 Trieste - email: stefano.parolai@units.it Con il nome via della Seta vengono indicati una serie di percorsi che mettevano in comunicazione l’Europa con la Cina. Tutti questi percorsi attraversavano il territorio definito come Asia Centrale, oggi occupato principalmente da cinque paesi ovvero il Turkmenistan, l’Uzbekistan, il Tajikistan, il Kyrgyzstan e il Kazakhstan. Durante il XIX secolo questo paesi furono al centro di una intensa attività militare e di spionaggio, che vide come protagonisti, in quello che Kipling definì “The Great Game”, il Regno Unito e la Russia nella continua ricerca di un dominio od uno sbocco verso la ricca India. Gli avvenimenti di quel periodo, affascinanti da un punto di vista storico e che così tanto ci aiutano a capire gli avvenimenti attuali, sono stati narrati da Peter Hopkirk nel suo libro intitolato “The Great Game: On Secret Service in High Asia” (Hopkirk, 1990). Mentre i due paesi belligeranti si affrontavano con un intricato gioco di spie, esploratori travestiti in territori sconosciuti, archeologi alla caccia di tesori di valore inestimabile sulle tracce della diffusione del buddismo, in questa area, con una delle più alte pericolosità sismiche al mondo, ebbero luogo forti terremoti intra-placca che hanno segnato lo sviluppo della sismologia. Il primo terremoto sul quale ci soffermiamo è quello di Verny (nome dell’epoca dell’attuale Almaty, Kazakhstan), avvenuto nel giugno 1887 e di Magnitudo stimata 7.3 (Figura 1). Almaty all’epoca era un avamposto militare russo, fondato solo circa 30 anni prima (nel 1854), in un’area dominata dalle tribù nomadi. Non stupisce quindi che siano scarsissime le informazioni riguardanti eventi sismici precedenti. Tale terremoto, nonostante la forte Magnitudo e la breve distanza epicentrale stimata dalla città, fortunatamente, causò la perdita di solamente 300 vite (Nurmagambetov et al. , 1999). Il terremoto segnò una svolta nella progettazione degli edifici in Almaty, che dapprima costruiti in pietra, vennero, sulla base delle indicazioni fornite da Zenkov (importante personalità locale) l’architetto comunale Gurde e il Prof. Mushketov, costruiti solamente in legno. Inoltre, nel 1900, sulla base dell’esperienza vissuta durante il terremoto di Verny fu proprio Zenkov a suggerire soluzioni che favorissero l’isolamento sismico degli edifici. Inoltre, vietò la costruzione con murature in pietra, mattoni e in argilla. La cattedrale di Almaty venne costruita con un sistema che venne definito “anti seismic basket” e resistette al terremoto successivo del 1911 di Kemin. Questo terremoto, di magnitudo stimata 7.8-8, avvenne nel gennaio 2011 a circa 40 km dalla città di Verny. L’evento causò 390 decessi, diversi dei quali in una Verny che contava ancora circa lo stesso numero di abitanti del 1887 (Nurmagambetov et al. , 1999). Tuttavia a seguito di questo terremoto, e diversamente dall’evento del 1887, si osservarono grandi effetti di liquefazione e di cedimento del suolo (Figura 1). Le fratture generatesi, testimoniate anche da fotografie dell’epoca, misuravano alcuni metri di profondità ed un metro di larghezza. A seguito del terremoto venne organizzata una spedizione guidata da Bogdanovich che in quattro mesi di attività di campagna compì un rilievo di altissimo dettaglio degli effettidiretti ed indiretti del terremoto nella regione. Zenkov inoltre descrisse l’effetto delle coltri di materiali sedimentarie sciolte, che, in base alla sua esperienza, sembravano diminuire l’ampiezza dello scuotimento del suolo (probabilmente visto lo spessore delle coltri sedimentarie in Almaty, un effetto dell’attenuazione che prevale sulla amplificazione dovuta al contrasto di impedenza alle alte frequenze).

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