GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale
GNGTS 2022 Sessione 2.1 205 UN NUOVO APPROCCIO, ‘TIME DEPENDENT’, PER LA STIMA DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA IN ITALIA G. De Natale 1 , P. Harabaglia 2 , M. Vona 2 , G. Martinelli 3 , V. Marchitelli 4 , C. Troise 1 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Napoli, Italy 2 Scuola di Ingegneria, Università Della Basilicata, Potenza, Italy 3 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Palermo, Italy 4 Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Lavori Pubblici, Ecologia e Ambiente, Regione Puglia, Bari, Italy In questo lavoro, proponiamo un nuovo approccio, dipendente dal tempo, alla stima della pericolosità sismica in Italia. Tale approccio è basato su due osservazioni fondamentali: 1) I terremoti con magnitudo M≥6 tendono a raggrupparsi spazialmente (clustering); 2) Essi hanno luogo in aree in cui la sismicità di fondo è molto bassa o praticamente assente, ma contigue ad aree in cui il livello di sismicità è da lungo tempo più elevato della media (talvolta per decine di anni). Tenendo conto di queste due osservazioni combinate, abbiamo sviluppato un metodo che permette di individuare, con un livello di probabilità del 75% in base a test retrospettivi sul catalogo, le aree in cui accadranno i terremoti con M≥6 nei successivi 20- 30 anni. Il metodo sviluppato, a causa della notevole ampiezza delle aree individuate e delle finestre temporali, non è adatto per la previsione dei singoli terremoti, ma può avere un ruolo di primo piano nella pianificazione urbana delle aree ad alto rischio sismico. In pratica, poiché il metodo identifica un sottoinsieme enormemente ridotto, rispetto alle aree ad alto rischio sismico nell’intero territorio nazionale, di aree a maggiore probabilità di forti terremoti nell’immediato futuro, puòesseremolto utile, nell’ottica di una pianificazione ottimale tesa alla mitigazione del rischio sismico, per decidere le priorità nelle azioni di mitigazione del rischio. In ogni caso, se anche in alcune di tali aree non avverranno forti terremoti in tempi brevi, le azioni di mitigazione Fig. 1 - Nodi in prossimità dei quali vi è una maggiore probabilità di accadimento di eventi di M>6. La scala di colore va dal bianco al rosso ed è rappresentativa dell’indice di latenza. I nodi con indice di latenza superiore a 0.7, quelli quindi ad alto rischio di rottura, sono rappresentati da quadratini di maggiori dimensioni. Le aree con alta probabilità di terremoti con M≥6 sono indicate con numero e indice gialli; quelle con bassa probabilità con numero ed indice azzurro.
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