GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale

6 GNGTS 2022 Sessione 1.1 INTEGRAZIONE E ANALISI DELLE STORIE SISMICHE DELLE LOCALITÀ ITALIANE A. Antonucci 1 , A. Rovida 1 , V. D’Amico 2 , D. Albarello 3 1 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Milano, Italia 2 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Pisa, Italia 3 Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, Università di Siena, Siena, Italia La distribuzione spaziale degli effetti prodotti dai terremoti passati, espressi in termini di intensità macrosismica, costituisce lo strumento di base per la compilazione dei cataloghi sismici che, a loro volta, rappresentano un elemento chiave per le stime di pericolosità sismica. In Italia i dati di intensità di più di 3200 terremoti riferiti a 15343 località sono organizzati all’interno del Database Macrosismico Italiano – DBMI15 (Locati et al. , 2022) che rende disponibile la storia sismica di ciascuna località, ovvero la sequenza temporale di tutti gli effetti (valori di intensità) documentati dei terremoti passati. Le ricostruzioni degli effetti provocati da uno o più terremoti possono tuttavia presentare dei vuoti informativi. Al fine di colmare questi vuoti, le intensità osservate in una località possono essere integrate grazie all’utilizzo di una relazione di attenuazione (Intensity Prediction Equation - IPE) che permette di calcolare l’intensità macrosismica in un dato sito in funzione della distanza dall’epicentro e della magnitudo/intensità epicentrale del terremoto (e.g., Pasolini et al., 2008). Un metodo alternativo per ridurre ed esprimere l’incertezza associata al valore di intensità stimato attraverso una IPE e per tenere conto del carattere discreto ed ordinale dell’intensità macrosismica è stato proposto da Antonucci et al. (2021). Questa metodologia utilizza un approccio probabilistico che permette di vincolare le stime fornite da una IPE sulla base dei valori di intensità osservati per un dato terremoto nelle località vicine (entro 20 km). Al fine di individuare e valutare il numero degli effetti che, con una data probabilità, possono essersi persi in un dato sito, sono state integrate le storie sismiche di un insieme di località ed è stato confrontato il numero dei dati osservati e contenuti in DBMI15 sia con quelli calcolati utilizzando l’approccio probabilistico proposto da Antonucci et al. (2021), sia con quelli stimati a partire dal solo utilizzo di una IPE. Questa analisi mira a quantificare gli effetti che non sono stati osservati nel sito considerato ma che sono stati osservati nei siti vicini (entro 20 km) e gli effetti calcolati attraverso il solo utilizzo di una IPE, quando essi non sono stati documentati né nel sito considerato né nelle località limitrofe. I dati macrosismici osservati integrati con quelli calcolati possono essere utilizzati per definire la completezza delle informazioni disponibili in un sito, che a loro volta possono essere utilizzate per definire la completezza dei dati in un’area. Bibliografia Antonucci A., Rovida A., D’Amico V. and Albarello D.; 2021: Integrating macroseismic intensity distributions with a probabilistic approach: an application in Italy . Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 21, 2299–2311, https://doi. org/10.5194/nhess-21-2299-2021. Locati M., Camassi R., Rovida A., Ercolani E., Bernardini F., Castelli V., Caracciolo C.H., Tertulliani A., Rossi A., Azzaro R., D’Amico S. and Antonucci A.; 2022: Database Macrosismico Italiano (DBMI15), versione 4.0 . Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). https://doi.org/10.13127/DBMI/DBMI15.4. Pasolini C., Albarello D., Gasperini P., D’Amico V. and Lolli B.; 2008: The attenuation of seismic intensity in Italy, Part II: Modeling and validation . B. Seismol. Soc. Am., 98, 692-708, http://dx.doi.org/10.1785/0120070021.

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