GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale

GNGTS 2022 Sessione 3.2 421 Fig. 3 - Frequenze modali longitudinali (L1, L2), trasversali (T1, T2) e verticali (V) relative alla stazione SEFS, equipaggiata con sensore accelerometrico forced-balance e collocata all’interno della valle del Reuss. Lo studio è stato effettato su misure giornaliere aventi durata di sei ore per l’intervallo di tempo compreso tra luglio 2017 e dicembre 2021. Sono inoltre indicati con linea continua il valore medio e con linea tratteggiata la deviazione standard calcolate per ogni frequenza modale riconosciuta. e quindi di frequenza, mentre noi osserviamo un aumento di frequenza. Non è probabilmente nemmeno pensabile che la valle risponda alle fluttuazioni termiche con un ritardo (inerzia) di 6 mesi. 2) Effettibarometrici legati al fatto che tra estate e inverno la pressione atmosferica (quindi il carico sulla valle) cambia. Tradotte in variazione di massa sul bacino, le fluttuazioni barometriche (100 kPa minima estiva, 104 kPa massima invernale) equivalgono però ad un aumento/diminuzione di massa equivalente pari a poche decine di centimetri di spessore di terreno. 3) Deriva termica del clock che governa la frequenza di campionamento degli strumenti . Poco plausibile in quanto i dati di campionamento sono corretti secondo il tempo assoluto fornito dal GPS. 4) Problemi di picking dei dati. I picchi di risonanza in inverno appaiono più netti perché l’eccitazione è maggiore. In questo caso la frequenza centrale del picco sarebbe campionata con maggior precisione mentre d’estate il picco spettrale è più basso e ampio e questo potrebbe portare ad una fluttuazione maggiore nei valori di frequenza di picco registrati in automatico. In questo caso però ci si aspetterebbe che il picking fosse poco preciso in modo casuale per eccesso e per difetto, in estate, cosa che non è. In estate la frequenza appare sistematicamente maggiore che in inverno. 5) Effetto delle variazioni termiche sugli altri componenti elettronici dei circuiti force- balanced (condensatori, costanti di tempo dei circuiti e così via). Tale fluttuazione è apprezzabile anche su scala giornaliera, seppur meno accentuata, con un aumento relativo delle frequenze modali nelle ore diurne rispetto a quelle notturne. Nel momento in cui scriviamo la ricerca è ancora aperta e stiamo studiando nel dettaglio i dati di altre stazioni e la questione elettronica connessa a questa tipologia di strumenti per tentare di dare risposta e a queste domande.

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