GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale
GNGTS 2022 Sessione 3.2 427 PROSPEZIONI ELETTRO-MAGNETICHE NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA PER LA CARATTERIZZAZIONE DEL GHIACCIAIO DEL CALDERONE, GRAN SASSO D’ITALIA M. Pavoni 1 , A. Carrera 1 , S. Urbini 2 , F. De Blasi 3 , J. Gabrieli 3 , J. Boaga 1 1 Dipartimento di Geoscienze, Università degli Studi di Padova, Padova, Italy 2 INGV, Dipartimento Ambiente, Roma, Italy 3 Istituto Scienze Polari, CNR, Venezia, Italy Il Ghiacciaio del Calderone (Fig. 1), situato in Abruzzo all’interno del massiccio del Gran Sasso, è l’unico ghiacciaio appenninico e il più meridionale d’Europa. Esso si sviluppa sul versante settentrionale del Corno Grande (Pietracamela, Teramo) ad una quota compresa tra i 2630-2830 metri s.l.m. L’aumento delle temperature medie annue degli ultimi decenni ha portato ad una veloce regressione del ghiacciaio (Pecci et al. , 2008), che ad oggi può essere considerato un rock covered glacier, essendo il rimanente nucleo massivo di ghiaccio ricoperto da uno spessore metrico di detrito di versante. Fig. 1 - Foto del Ghiacciaio del Calderone circondato dalle tre cime del Corno Grande del Gran Sasso (Agosto del 2017). Nell’ambito del progetto Ice Memory (ISP-CNR e Università Ca’ Foscari Venezia), è stato scelto di carotare il Ghiacciaio del Calderone inmodo tale da estrarre e conservare un campione di ghiaccio indisturbato e salvaguardarne così le importanti informazioni paleoclimatiche. Per definire il punto più idoneo dove effettuare l’operazione di carotaggio (Aprile 2022), cioè dove lo spessore di ghiaccio massivo è massimo, sono state eseguite delle misure geofisiche con metodi elettromagnetici (13 Marzo 2022). Oltre alle indagini GPR (Ground-Penetrating-Radar), impieganti nuove tipologie di antenne digitali (GSSI – 200 MHz), tecnica storicamente utilizzata con successo in glaciologia, è stato scelto di testare anche il metodo FDEM (Frequency Domain Electro-Magnetometry), che al contrario non viene tipicamente applicato in questi ambienti di studio. La necessità di indagare il sottosuolo dalla superficie fino a diverse decine di metri di profondità ha richiesto l’utilizzo di uno specifico strumento FDEM bi-statico in grado di garantire diverse distanze tra antenna emittente e ricevente (CMD-DUO, GF Instruments – Fig. 2). Lo strumento utilizza un’unica frequenza di 925 Hz ma consente di effettuare le misure con 3 differenti spaziature (10, 20 e 40 m) e 2 orientazioni delle antenne (orizzontale e verticale). In questo modo, per ogni punto di misura, si ottengono 6 differenti valori di conducibilità apparente, che consentono di caratterizzare verticalmente le proprietà elettriche del sottosuolo fino a 60 metri nominali di profondità.
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