GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale

GNGTS 2022 Sessione 1.1 39 Fig. 2 - Contropendenze sul versante adriatico del Monte Brancastello lungo la scarpata di faglia nelle morene tardi glaciali. Sullo sfondo al centro il Corno Grande. aquilano - si correla bene al sistema di faglie del Gran Sasso, distribuendosi ampiamente nel suo vasto blocco di tetto. Considerando la notevole lunghezza complessiva del sistema del Gran Sasso (45 km), abbiamo stimato una Mw≥7.0 in caso di rottura simultanea degli otto segmenti, un valore compatibile sia con la distruzione totale nel 1349 de L’Aquila (X grado MCS) e degli insediamenti limitrofi di near-field , che con i danni gravissimi a Sumona (VIII- IX MCS) ed agli edifici di grandi dimensioni ubicati anche a decine e decine di chilometri di distanza, a Roma, Viterbo, Orvieto e altrove (VII-VIII MCS) (Fig. 3). Fig. 3 - Distribuzione delle intensità macrosismiche relative alla sequenza del settembre 1349. Si ipotizza la rottura penecontemporanea della faglia delle Aquae Iuliae a sud e del Gran Sasso a nord come sorgenti della maggior parte degli effetti noti.

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