GNGTS 2022 - Atti del 40° Convegno Nazionale
48 GNGTS 2022 Sessione 1.1 EVOLUZIONE GEOMORFOLOGICA ED IMPLICAZIONI TETTONICHE TARDO QUATERNARIE DELL’AREA DI CAMPO IMPERATORE (GRAN SASSO, ITALIA CENTRALE) P. Messina 1 , P. Galli 1,2 , E. Peronace 1 1 Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria, Rome, Italy 2 Dipartimento della Protezione Civile, Rome, Italy L’area oggetto di questo lavoro è centrata nella zona di Campo Imperatore, a sud del rilievo del Gran Sasso, a quote comprese tra 1500 e 2000 m s.l.m. Campo Imperatore è la più orientale ed elevata delle conche intermontane del settore centrale della catena appenninica. Tali conche, essendo principalmente di origine tettonica, hanno sempre destato un notevole interesse anche in termini di pericolosità sismica, in quanto la loro evoluzione geologica e geomorfologica è strettamente legata all’attività pleistocenica delle faglie bordiere che le hanno generate e che ne hanno guidato l’apertura nel tempo. I rilievi geologici e geomorfologici sono stati condotti durante oltre un anno di attività di campagna in zone spesso difficili sia dal punto di vista logistico che climatico. Il lavoro di terreno è stato integrato da osservazioni ed interpretazioni di foto aeree alla scala 1:33.000 (IGM, 1954) o maggiore (RAF, 1944), immagini satellitari (Google Earth) e modelli digitali del terreno elaborati da carte topografiche a scala 1:5.000 e 1:10.000 della Regione Abruzzo. Ove le condizioni degli affioramenti e le tipologie dei depositi lo hanno permesso sono stati prelevati campioni di paleosuoli e carboni per datazioni al C14. I rilievi, integrati dai numerosi dati acquisiti nelle campagne precedenti (Giraudi, 2003 e relativa bibliografia) hanno permesso di riconoscere il succedersi di numerosi episodi deposizionali ed erosivi, prevalentemente controllati dall’interazione tra l’attività delle diverse faglie che compongono il sistema di Campo Imperatore ed i fenomeni fluvio-glaciali avvenuti almeno dal PleistoceneMedio ad oggi (Giraudi, 2003 e relativa bibliografia; Kotarba et al. , 2001). Il settore esterno ai limitimeridionali di Campo Imperatore, sino alle aree comunali di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio e Assergi, è caratterizzato dalla presenza di un’importante superficie di spianamento areale sul substrato marino, già parzialmente segnalata in lavori precedenti ed attribuita genericamente al Pliocene Superiore (Galadini et al. , 2003 e relativa bibliografia). Questa superficie di spianamento areale è presente anche all’interno del bacino di Campo Imperatore, quasi esclusivamente tra la dorsale di Monte Bolza e la faglia delle Fig. 1 - Paleosuperfice scolpita nei calcari mesozoici sulla quale, in sinistra idrografica della valle Cortina (al centro della foto), poggiano i diversi cicli di sedimenti quaternari. A destra della foto, la dorsale del Monte Bolza.
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